La Società Italiana di Salvamento Natatorium (S.I.S.) è stata fondata nel 1899 dal pioniere del nuoto Arturo Passerini, denominata dal 1942 Sezione Salvamento e successivamente denominata FEDERAZIONE ITALIANA SALVAMENTO ACQUATICO, mantenendo la dicitura Società Italiana di Salvamento 1899 (S.I.S.) in tutti i documenti ufficiali.
Arturo Passerini, Colonnello del Corpo delle Capitanerie di Porto, guidò la S.I.S. per quarant’anni sino al 1939, poi gli successe il figlio Rodolfo che la guidò fino al 1980, quando gli subentrò il G.Uff. Umberto Tramontana come Presidente della Sezione Salvamento della FIN fino al 2001 e poi come Presidente della F.I.S.A. fino al 2009, anno della sua scomparsa.
Successivamente la F.I.S.A. ha saputo portare avanti i suoi obiettivi, arrivando nel 2010 ad ottenere dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, l’autorizzazione prot. 0020845-04/03/2010 per rilasciare i brevetti professionali per svolgere l’attività di Assistente Bagnanti e attività attinenti.
Attualmente la Federazione è guidata da Perrotta Raffaele, persona di grande esperienza, professionalità e capacità tecniche organizzative che fanno di lui un importante punto di riferimento per tutti i membri della FISA.
Dopo i primi decenni gloriosi, la S.I.S. non ha avuto vita facile. Negli anni trenta fu messa prima sotto il patronato del CONI poi della FIN, che negli anni quaranta la incorporò come Sezione Salvamento, approfittando della confusione che regnava nel periodo dopo la fine della seconda guerra mondiale. Progressivamente le furono tolti tutti i poteri che le erano stati riconosciuti con l’incorporamento, sino ad eliminarla dallo statuto. Nel 1979 fu reinserita nello statuto, ma nel frattempo la situazione operativa e logistica era cambiata, così tutti i dirigenti nazionali e quelli con incarico internazionale, meno uno, fondarono la Federazione Italiana Salvamento Acquatico richiamandosi e facendo proprie le finalità della Società Italiana Salvamento (S.I.S.) della quale si dichiararono i legittimi eredi e continuatori. Di questa successione si trova ampia dichiarazione nello statuto, tanto che compare nella carta intestata e deve apparire in tutti gli atti ufficiali della FISA.
In questi anni la struttura è cresciuta, acquisendo sempre più professionalità tecnico-scientifica e inserendo figure altamente qualificate e programmi innovativi nei seguenti ambiti:
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- formazione nel salvamento acquatico e terrestre;
- sicurezza in mare e a terra;
- biologia e protezione ambientale;
- protezione civile